Come ottenere il bonus tinteggiatura 2024: dagli sgravi fiscali per le spese sia di interni che esterni, inclusa la presentazione della CILA.
Tra i vari bonus edilizi disponibili, il bonus tinteggiatura 2024 è uno dei meno conosciuti ma può offrire un’opportunità concreta di risparmio per chi desidera ridipingere le pareti interne o esterne della propria abitazione.
Cosa sapere sul bonus tinteggiatura 2024
Le spese per un professionista che imbianca la casa possono essere elevate e non tutti hanno le capacità per fare il lavoro da soli.
Come riportato da Arabonormannaunesco.it, però molti non sanno che anche la semplice tinteggiatura può rientrare tra i lavori che beneficiano degli sgravi fiscali.
Ma ciò può avvenire solo se inserita correttamente nel contesto di opere di manutenzione straordinaria.
Questo tipo di manutenzione include lavori più significativi, come la ristrutturazione di un bagno, che possono giustificare la necessità di ridipingere le pareti.
Se la tinteggiatura avviene in parti comuni di un edificio, come il vano scale o la facciata esterna, si entra in un ambito normativo differente.
In questi casi, le regole possono variare e potrebbe essere necessario consultare specifiche disposizioni relative alle parti comuni di edifici condominiali.
Come accedere all’agevolazione
Per poter beneficiare del bonus, è fondamentale presentare la CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata).
Si tratta di un documento che deve essere redatto da un geometra o da un altro professionista abilitato ed attesta la natura straordinaria dei lavori e la data di inizio degli stessi.
È importante notare che il bonus per la tinteggiatura sarà applicabile solo alla stanza oggetto della ristrutturazione.
Pertanto, se si ridipingono le pareti del bagno rinnovato, queste spese possono essere detratte.
Tuttavia, questo non si estende automaticamente ad altre stanze della casa o alle pareti esterne, a meno che anch’esse non siano parte di un progetto di manutenzione straordinaria.
